Gouda – Delft
Siamo drammaticamente lenti a partire… ma, nonostante alcuni intoppi (tenda fradicia, Loki che mi spara un bastone in piena faccia spaccandomi il labbro, la catena della bici che “speriamo regga”, la pioggia,…) partiamo e raggiungiamo il centro di Gouda.
A mia discolpa, non avevo calcolato che avrei preso in pieno il muso dell’umana, ero troppo distratto dal mio entusiasmo mattutino!
Gouda, a parte una patologica fissazione per il formaggio, come ad esempio appendere delle forme arancioni tra i palazzi o disseminare i marciapiedi con sedute-panchine che ne richiamano fortemente le fattezze, potrebbe tranquillamente essere una di quelle città intrappolate nelle palline natalizie che agitate regalano l’emozione della neve. È un piccolo gioiello fuori dal tempo, con le casette tutte diverse, ma armoniose tra loro, i negozietti artigianali, i bar di paese. Il centro città è lapalissiano con il Gouda Stadhuis – municipio – in mezzo alla piazza Markt. È un edificio iconico, costruito nel 1448 ed è uno dei municipi più antichi dei Paesi Bassi. In pieno stile gotico, la facciata anteriore dell’edificio presenta una serie di torri a punta e di finestre ad arco e dispone anche di una miriade di statue in pietra di varie figure importanti della storia olandese. Un paio di curiosità su questa cittadina: se passate lì di giovedì (fortuna che a noi non è capitata) potrete immergervi nel mercato caratterizzato da olandesi in abiti tradizionali e tutti i produttori della zona che presentano i loro prodotti caseari e, seconda curiosità, il comune è isolato al centro della piazza a causa di un incendio che nel 1438 distrusse il suo predecessore, l’idea dunque fu quella di allontanare l’amministrazione cittadina e gli archivi da altri possibili disastri.

Nell’illusione che uno sprazzo di sole ci dà che il meteo migliori, ci immergiamo nella regioni dei tulipani e dei mulini. Regione che tutti suggeriscono di vedere da marzo a maggio, e credo abbiano ragione dato che a noi non è rimasto che immaginare lo spettacolo dei tulipani in fiore. Dopo un pranzo veloce recuperato nella bakery di Gouda (fermatevi nella panetterie olandesi, avrete un mondo da scoprire), grazie al supporto di Maps, raggiungiamo il camp di oggi. Piccola nota, durante il tragitto wild che ci propone Google – tanto wild che Japo si ribalta con Loki e tutta la roulotte (fortunatamente stanno entrambi bene) – il lupetto si fa il suo primo spuntino da cacciatore.

Non capisco perchè mi urlino contro e cerchino palesemente di distrarmi… forse vorrebbero condividere lo spuntino, ma non mi sembra proprio il loro genere… comunque mi piacciono le campagne olandesi, sempre piene di cose da scoprire, canali in cui tuffarsi e… beh, ben altro… ps: l’umano deve decisamente imparare a prendere meglio le curve!!!

Al Delf Land Hoeve l’unica cosa che non funziona benissimo è la Reception dove il check-in si fa decisamente lungo dato che la signora si ferma a chiacchierare amabilmente con i due ciclo-crucchi prima di noi e la distanza della zona tende canine dai bagni… ma il resto, un paradiso.
Questo mi piace ancora di più dell’altro prato e i due umani giocano con me tantissimo prima di montare la loro cuccia… devo ricordarmi che quando fanno squadra contro di me per rubarmi l’osso, non sono da sottovalutare!
Poi il disagio:
- Arriva una famiglia numerosissima di tedeschi e Loki perde la sua libertà e viene messo alla longhina;
- Raggiungere i bagni per la doccia è un’impresa;
- Dopo una rilassante doccia calda faticosamente conquistata, mi accorgo di non aver preso l’asciugamano precedentemente caduto sulla catena della bici e lerciato a dovere d’olio, quindi mi asciugo con la maglietta;
- Diluvia (tanto per cambiare) e noi si sta a proteggere la cena in divenire con le mantelle, ma non essendo possibile continuare a cucinare, ci ripariamo in tenda a mangiarci del Gouda.
Credo che alla fine la mia roulotte non sia affatto male… resta praticamente sempre asciutta, è bella spaziosa, non si deve montare e smontare tutte le volte e durante i temporali è perfetta…