Milano – Strasburgo

Eccovi raccontate le nostre avventure olandesi, tra disagi canini, meteorologici, ciclistici, qualche soddisfazione e qualche consiglio – spero – utile. 

Okay, la prima cosa fondamentale è mettere le mani avanti, l’articolo è un condensato di 15 giorni di pura follia, cercherò di raccontarvi i fatti salienti, le curiosità più interessanti, i luoghi imperdibili e lo spirito olandese, ovviamente il più possibile dog-oriented. Perfetto, ora che abbiamo le giuste premesse, diario di viaggio alla mano, iniziamo.

Paesaggi francesi

I Giorno: Casa – Strasburgo

Come sempre i preparativi sforano il monte ore di sonno e ci troviamo al suono della sveglia (04:30), con due ore di riposino alle spalle, è quindi palese che non ci si possa mettere in marcia in queste condizioni. Spegniamo e se ne riparla dopo altri due rinvii. L’aspetto surreale di questa partenza intelligente è che a mezzogiorno siamo ancora a Como a prendere il bollino svizzero e pregare che non ci fermino (era tutto più o meno a posto, ma non potevamo permetterci di perdere altro tempo). Passiamo il confine senza difficoltà, tanto avremmo recuperato dopo, non c’era bisogno di iniziare già lì. Sì perchè a quanto pare agosto è il mese perfetto per la Svizzera (e scopriremo in seguito anche Germania e Francia) di rinnovare tutto l’apparato stradale statale. Così siamo fermi per un tempo biblico, sotto un acquazzone tropicale, prima di una galleria, tra altri sfigati e con internet fuori uso perchè la CH è neutrale in tutto.

Notre Dame

A Strasburgo quindi, prima tappa intermedia sulla strada per Utrecht, ci arriviamo tardi, poveri e stanchi (soprattutto provati dal San Gottardo). In compenso la città è uno spettacolo, con la sua immensa cattedrale gotica, le viette strette dalle case alsaziane che ti aspetti per forza di vederci uscire Asterix e Obelix, per finire a passeggiare tra ponti e castelli mentre cerchiamo un ristorante. Alla fine lo troviamo, ma lo sconsigliamo anche (Au Pont Saint Martin), turistico, costoso e assolutamente poco soddisfacente se non per chi – noi non eravamo tra  questi – cenava sul canale. Se riuscite, arrivateci presto, avrete modo di visitare meglio questo piccolo spazio nel tempo e trovare ristoranti degni di nota, o rischiate di dovervi accontentare perchè la fame ha il sopravvento. 

Vista dai ponti di Strasburgo… lupetto curioso!

ps: dato che siamo arrivati tardi, i campeggi ovviamente erano chiusi e sì, abbiamo dormito in macchina… mi spiace aggiungere che non sarà l’ultima volta. ALTAMENTE SCONSIGLIATO, soprattutto in tre in una Fiesta (anche se Van).