Ci è stato detto che c’era la prima neve… era vero!

Cosa ci fa fare la neve… i piani originali erano ben diversi, prevedevano una passeggiata di quelle serie, con un bel po’ di ore, con un bel po’ di fatica (e quella c’è stata comunque) e un sentiero ben diverso. Ma sapete che c’è? L’importante è divertirsi e su quello non abbiamo risparmiato!
A circa un’oretta da Milano, i Piani di Bobbio sono notoriamente conosciuti per essere degli impianti da sci alla portata di tutti, vicini e senza grandi pretese, che regalano però l’emozione della montagna a pochi passi dalla città. Forse non tutti coloro che li hanno sentiti nominare sanno però che sono numerose le passeggiate che partono dai piani e soprattutto che vale la pena a volte prendersi solo il tempo di una salita, di una corsa nella neve e di una piacevolissima mangiata in rifugio. Ed è quello che abbiamo fatto noi!
In quasi due ore, percorrendo la mulattiera carrabile che punta ai Piani, dal parcheggio degli impianti, si arriva sull’altopiano dove ad accogliervi troverete tre rifugi sparsi tra i prati. Ora, la strada è comunque breve, ma intensa; non molla sulla salita se non verso la fine, passata la baita degli alpini, però si snoda tra boschi, prati e viste decisamente interessanti (rese ancora più accattivanti dalla rima ed evidente presente della neve).

E qui devo interrompere… la salita è resa anche decisamente più figa se sai come divertirti… io per esempio non perdo occasione di correre nelle pozzanghere, rincorrere Utah e poi… faccio amicizia praticamente con tutti e oggi ho conosciuta un’amica folle come me – anzi,… – Lily, una pastore dal pelo morbido e poffoso, che… ah, dovevate vedere come correva in mezzo ai boschi! Quasi non riuscivo a starle dietro!
Arriviamo al primo rifugio con fiato corto e un certo appetito e, come detto all’inizio, puntiamo al vero obiettivo della giornata. Continuiamo a camminare verso il rifugio Ratti – Cassin e goderci la prima neve fresca che con il suo profumo e il suo scricchiolio sotto gli scarponi, beh, ci emoziona… e non solo noi! E se anche Utah è felicissima di questa sorpresa, figuratevi il lupetto!!!

Non ci credo! Davvero, non riuscivo a crederci! Avrei pianto dalla commozione se non fossi stato tanto preso a rincorrere palline di neve, a rotolarmi nella neve, a mangiare la neve, a tuffarmi nella neve… insomma… la amo!
L’accoglienza in rifugio è strepitosa, Jacopo, il gestore del Ratti – Cassin, è un ragazzo con il quale ti fermeresti tutto il giorno a chiacchierare se non fosse che giustamente è lì a lavorare, la loro cucina è ottima e sono assolutamente dog-friendly, quindi anche i canini sono ben accetti! Fate attenzione però che appena apre la stagione sciistica non sarà possibile raggiungerli a piedi! Quindi avete tempo fino al 30 novembre…

Dopo aver conosciuto qualche altro simpatico quadrupede, esserci fatti tentare dalle loro strepitose torte e fatta la classica e immancabile photo-session, ci incamminiamo verso la macchina, nonostante i canini sarebbero rimasti tranquillamente a giocare fino a pomeriggio inoltrato!
Questa cosa che se cala il sole si deve rincasare… ancora non mi è ben chiara, ma a quanto pare noi pelosi non abbiamo diritto di voto… cercherò di porre rimedio, ma per questa volta ci accontentiamo di seguire gli umani.

È una gita tranquilla, senza pretese, a tratti – se preferite sentieri più avventurosi – quasi noiosa; non c’è un vero sentiero e non è inusuale incrociare la strada con qualche auto, ma è ottimo per farsi un po’ di gambe, per andare a mangiare in maniera ottima e per godersi dei bellissimi paesaggi senza strafare.