Consigli, curiosità e riflessioni

Consigli
Se decidete di avventurarvi in questa follia (bici con canino al seguito) sappiate che:
- Il meteo variabile ha una sola versione se siete fortunati come noi, ovvero un tempo decisamente osceno con qualche sprazzo di sole; quindi armatevi di impermeabili, maschera da sub, cerate e tanta pazienza.
- Viaggiando in bici arriverete tardi nei campeggi quindi, consiglio spassionato, prenotate degli hotel in centro così da godervi le città il più possibile; se invece per budget non vi è possibile, fatevi una lista dei campeggi, controllate la loro distanza dalla città e verificate che ammettano cani.
- Portatevi davvero il minimo indispensabile, optate per materiali e vestiti tecnici (occupano meno spazio e asciugano prima) e studiate delle tappe cittadine o dei campeggi con lavanderia (e asciugatrice, visto il meteo).
- Portatevi tutto quello che serve per il cane con del cibo di partenza, qualche negozio per animali si trova per rifornire le sue scorte lungo il percorso; non dimenticatevi degli snack masticativi, lo terranno impegnato mentre voi monterete la tenda!
- Fate una prova campeggio prima di partire in compagnia del quadrupede e valutate di farlo dormire nel trasportino se necessario, starà più tranquillo.
- Portatevi una longhina, almeno 5m, così potrà godersi un po’ di semi-libertà anche nei campeggi.
- Se l’inglese non è la vostra seconda lingua preferita, preparatevi qualche frase di presentazione per il quadrupede da usare in caso di necessità.

Curiosità
Alcune piccole chicche che abbiamo scoperto lungo questi 358 km in bici e e circa 86 km a piedi immersi nell’Olanda centrale e le sue città e campagne:
- Gli Olandesi, almeno in apparenza, stanno decisamente bene e vi verrà voglia di trasferirvi in una di quelle casette di campagna dal prato perfetto, senza recinzione e con i pony in giardino, o almeno di replicare il giardino a casa se ne avete l’occasione.
- Nelle campagne non finirete mai di stupirvi per la fauna che incontrerete, famiglie di cigni, anatre e folaghe, bellissimi aironi e i pascoli in completa libertà.
- Vanno pazzi per i formaggi.
- Hanno una cultura decisamente radicata della bicicletta tanto che in molti cortili delle scuole elementari, se ci fate caso, vedrete che vengono allestite delle piccole piste di prova dove viene insegnato come muoversi.
- La bici è così radicalizzata in loro che vi trasportano di tutto, in particolare i bambini e quasi sempre non meno di tre e tutti o biondi o rossi.
- Quando sarete a piedi o in auto ricordatevi che tutto è sottomesso alla bici.
- Le piste ciclabili spesso sono percorsi condivisi da motorini che usano bellamente senza casco.
- Fate caso ai cartelli sotto i divieti di accesso, spesso le bici sono esenti da questi divieti.
- Molte case nelle grandi città, in particolare ad Amsterdam lo potrete notare facilmente, sono storte e pendono in avanti, avendo anche un gancio sul tetto. Questo perchè per costruire sui canali vi era una tassa sul suolo decisamente onerosa, quindi le palazzine venivano costruite strette e alte ed era impossibile, senza carrucola, portare il mobilio issandolo sulle scale decisamente ripide.
- Adorano i panini con le sardine in qualsiasi modo, ma assolutamente meglio se macerate… non ce la siamo sentita di provare questa leccornia locale.
- I coffe shop nascono in seguito alla boicottaggio dei mercantili di tè e caffè a Boston prima della Rivoluzione Americana, così i mercanti, dovendo sopravvivere, si sono inventati un modo originale di vendere altro e da allora hanno tenuto il nome.
- Le tre X sulla bandiera di Amsterdam non sono legate alla condotta non propriamente integerrima e dogmatica della città, ma sono invece le tre croci di Sant’Andrea (anche se qualche dubbio sorge).
- Vedrete pensionati e non, sfrecciare su ciclabili e aree pedonali su scooter elettrici che vanno come missili e sono silenziosissimi, fate attenzione, spesso credono di essere in F1.
- Se vi vedono in difficoltà con mappe e strade, certamente si fermeranno ad aiutarvi, fino a scortarvi sulla strada giusta, assicurandosi di non avere turisti smarriti per le loro campagne.
- Noi qui abbiamo i passaggi a livello, loro i ponti levatoi con tanto di Custode del Ponte pronto ad azionarli ogni qualvolta una barca deve attraversare.
- Le chiuse per passare da un canale all’altro sono autogestite e come facciano se sono da soli in barca questo resta ancora da vedere.
- Rimangono stupiti del lupetto, ma non così come a casa e in molti devono aver almeno conosciuto il cugino Sarloos; ma in generale non incontrerete moltissimi cani.
- Hanno delle panetterie da sogno in cui vorreste fermarvi e assaggiare ogni cosa.

Riflessioni olandesi
Dunque, alcune accortezze di viaggio come la seria valutazione di qualche hotel, una – seppure blanda – preparazione atletica e una sella decisamente più comoda di quella da MB avrebbero sicuramente aiutato la gestione della parte ciclabile del viaggio. Conferiamo che l’Olanda per cultura, conformazione territoriale e per le infrastrutture è forse davvero l’unico paese in cui avventurarsi in un viaggio come questo. Ma arriviamo alla spiegazione del titolo. Noi siamo abituati fin troppo bene e dopo questa esperienza estera, Milano certamente vince il titolo di petcity, e certamente l’Italia in genere è assolutamente più avanti sul tema. Spesso ci siamo trovati rimbalzati dai campeggi, quasi sempre abbiamo mangiato nei tavoli all’esterno dei ristoranti (che se è inverno dove ci mettete?) perchè il cane okay, ma fuori; addirittura entrando senza pensarci in un centro commerciale – e rimanendo nella galleria – ci hanno accompagnato fuori. Ora, capisco i musei, ma sul resto ci sono da fare dei notevoli passi avanti. Poi hanno anche i loro punti positivi, ma sempre con qualche piccola contraddizione; ad esempio, vi sono aree (anche urbane) vicino ai parchi dove appaiono dei cartelli blu di cani liberi, ma non si capisce se queste zone abbiano dei confini o altri con chiari divieti in mezzo al nulla che ci si chiede la ragione. O ancora spiagge infinite in cui i cani a sinistra possono stare liberi e a destra no e bisogna sempre tenere a mente questo confine immaginario. In generale l’atteggiamento olandese – per tutto, cane compreso – è sempre cortese ed educato, ma resta comunque la sensazione che il cane vada bene in campagna con gli altri animali e non in giro. Quindi, viaggio assolutamente consigliato, ma con qualche accortezza.
E se vi va… godetevi il nostro viaggio in pillole…