Un anello tra Vicerè, Bollettone e Capanna Mara

Si sale con calma perchè a meno di un’ora da Milano, ad Albavilla (CO) inizia la passeggiata di oggi. L’abbiamo scovata sulla nostra super – e consigliatissima – App Wikiloc, ma come spesso accade poi ci siam fatti prendere la mano e abbiamo reinterpretato il sentiero a sentimento. 

Si arriva dopo una buona sequenza di tornanti a un enorme parcheggio sterrato che scopriamo essere stra-colmo! Una roba mai vista… ci inventiamo un parcheggio di personalità, scarichiamo zaini e canino e via, ma al guinzaglio.

Già, legato… mi portano in montagna e mi tengono legato… dicono che sia erchè ancora non ho imparato a farmi gli affari miei e ignorare gli altri quadrupedi quando li vedo. okay, può essere, ma di fondo c’è una domanda importante: perchè dovevi ignorare potenziali nuovi amici?

Appena lasciata l’auto, il sentiero per il rifugio parte in salita subito sulla sinistra passata la zona picnic e il parco sospeso. 

Lo ammettiamo sinceramente, non è stato un giro super entusiasmante fin dai suoi primi passi (o meglio, non propio in linea con la montagna che piace a noi); il sentiero è quasi sempre una carrabile da jeep, con un dislivello gestibile ( alcuni tratti sono impegnativi, ma nel complesso non presenta grandi difficoltà, se non nell’ultimo tratto che precede il Rifugio Bolettone). Saliamo ripetendoci che dovremo comunque tornare per il panorama quando ci sarà una giornata più tersa perchè sfortunatamente la velatura che abbiamo incontrato non ci ha permesso di ammirare appieno le meraviglie che si godono salendo e soprattutto una volta in cima. Scorgendo i laghi sull’orizzonte, la luce che riflette e le montagne innevate in lontananza abbiamo solo immaginato cosa si nascondesse dietro la foschia. 

Consiglio spassionato se avete quadrupedi che come me amano arrampicarsi e scovare sentieri interessanti… c’è un sentiero che costeggia la strada… avete capito bene, un sentiero vero! Con erba, terra e sassi… di quelli dove ci si diverte davvero… e lo costeggia quasi tutto, fino al rifugio! Certo, arrampica un po’ di più della strada, ma volete mettere il divertimento?

Arrivati al rifugio, in realtà poco prima, sulla destra (anche se quasi nascosto da un faggio) troviamo la classica freccia di montagna con le indicazioni per gli altri sentieri. Seguiamo per Capanna Mara, la seconda tappa della giornata e promessa del pranzo al sacco (consigliato in giornate soleggiate e domenicali vista la grande affluenza al rifugio). Ci arriviamo grazie a un sentiero strepitoso, che si snoda in cresta, in un tunnel naturale di faggi e noccioli intrecciati, quasi tutto in piano che sbuca su una spianata poco sopra Capanna Mara. E qui pausa pranzo tra Loki che scopre il piacere dei kiwi per sciacquare la bocca dai tendini di manzo e intercetta il suo primo drone. Tra qualche coccola di bambine avventurose e un paio di legnetti da masticare i nostri due panini vengono gustati con un bel tè caldo e siamo pronti a rimetterci in marcia. 

Il sentiero del ritorno parte poco oltre il rifugio e lo raggiungiamo attraversando una folla di bambini urlanti e cani rumorosi… ed è affollato, motivo per cui la libertà del lupetto è ancora una volta messa alla longhina. 

Okay che è lungo sto guinzaglio, ma sempre legato sono… comunque capisco le loro ragioni, però preferisco poter esplorare liberamente i boschi… mi rifarò un altro giorno, per ora mi accontento di mostrare i legni che trovo agli umani… non so per quale ragione, ma non li vedono mai loro!

Si arriva un po’ più a est di dove si è lasciata l’auto alla mattina, ma non si può non ritrovarla, il parcheggio è talmente grande e frequentato che basta seguire la fila di auto che non sono riuscite a parcheggiarsi lì. E così si torna a casa, in tempo per una merenda e un riposino prima della serata.

Tempo totale per l’intero anello, compreso di pausa pranzo circa 3 ore e mezza, un paio a salire e una mezzora per il pranzo. Di buon passo quasi si dimezza la salita, ma vale la pensa spendere qualche minuto di contemplazione della cima se c’è abbastanza quiete da permetterlo. Il sentiero in sé non dimostra nessuna difficoltà se non un po’ di salita iniziale, ma assolutamente gestibile vista la condizione della strada. È adatto a tutti, anche dovendo tenere legato il cane perchè non è rischioso se dovesse tirare.